Uno dei tanti fattori di cui tenere conto nella scelta di un amplificatore è il THD, ovvero la distorsione armonica totale (THD sta per Total Harmonic Distortion). Il parametro misura la distorsione nei segnali che attraversano un dispositivo di natura elettronica, spesso poiché il device modifica la pendenza del segnale in alcuni punti con il risultato di alterarne la frequenza. In linea puramente teorica un THD pari a zero è l’ideale, poiché andrebbe a descrivere una situazione in cui il segnale di uscita è identico a quello d’ingresso.
Tuttavia in termini concreti ciò che l’appassionato di impianti ad alta fedeltà vorrà ricercare è un amplificatore il cui valore di distorsione armonica totale sia il più ridotto possibile, tenendo anche in considerazione il fatto che tale fattore varia anche in base alla potenza e all’impedenza di uscita.
Il THD (che viene misurato tramite analizzatori di spettro) è indicato nella scheda tecnica degli amplificatori e va esaminato con attenzione. Un amplificatore hi-fi deve registrare una THD inferiore all’1%, secondo quanto indicato tempo fa dalle norme DIN (l’istituto tedesco di normazione), tuttavia questa indicazione è utile solo come criterio base: a seconda della qualità dei dispositivi tale valore decresce, e in amplificatori hi-end, ovvero di altissima fascia, si arriva a valori molto inferiori, finanche pari a un centesimo del valore di riferimento indicato a suo tempo dal DIN (fermo restando che quando si arriva a parlare di dispositivi dalla qualità straordinaria, con distorsioni davvero minime, è giusto ricordare che la percezione o meno di tali distorsioni varia da persona a persona, da orecchio a orecchio).
Facciamo alcuni esempi: l’amplificatore Marantz PM6006 che consigliamo nel nostro articolo sui migliori amplificatori stereo integrati ha un valore di THD pari allo 0,08%; il NAD C 316BEE V2 ha invece un THD inferiore allo 0,03%.
Una delle migliori guide per la comprensione profonda, anche a livello matematico, del THD, dalla quale è peraltro tratta l’immagine in alto, è quella fornita da Allaboutcircuits, che vi invitiamo a leggere per conoscere tutte le formule di calcolo. Ricordiamo inoltre che è molto frequente l’utilizzo del valore THD+N per gli apparecchi audio hi-fi: tale fattore combina distorsione armonica totale e rumore (N, ovvero Noise).
Voi cosa ne pensate?