È con grande piacere che vi presentiamo la nostra recensione delle cuffie HifiMan Arya v3, ovvero dell’ultima versione a oggi disponibile del famoso modello della ditta cinese, provvisto delle tecnologie Stealth Magnet e Nanometer Thickness Diaphragm. Trattasi di una cuffia di fascia medio-alta con un prezzo che si aggira intorno ai 1200 euro sul mercato italiano, pensata per i cuffiofili che sognano una riproduzione sonora dinamica, dettagliata, precisa e melodiosa, unita a un’ottima qualità costruttiva che garantisce cuffie confortevoli da indossare e durevoli nel tempo.
Prima di partire con la nostra recensione delle HifiMan Arya v3 eccone i parametri essenziali:
- Tipologia: cuffia magnetoplanare aperta circumaurale
- Impedenza: 32Ω
- Sensibilità: 94dB
- Risposta in frequenza: 8Hz-65kHz
- Peso: 430g
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Come si presentano le Arya
Le nuove Arya si presentano nel classico scatolo nero HifiMan (ma esiste in commercio anche una versione con scatolo marrone a bande nere), la confezione include il talloncino dedicato agli Stealth Magnets, la guida dell’utente, un bel cavo single crystal copper con connettore da 6.35mm e doppio connettore da 3.5mm da collegare ai padiglioni, e naturalmente le cuffie con i padiglioni montati, il tutto in una scatola sagomata con foam e velluto nero. È importante sottolineare che il modello richiede un lungo rodaggio: la ditta consiglia infatti 150 ore di riproduzione prima di poter considerare le Arya nelle loro condizioni ottimali.
Gradevole bonus è la sagomatura in schiuma scura dello scatolo, che avendo una base in plastica spessa e lucida, può essere estratta e adoperata come appoggiacuffie.
Costruzione e comfort
La fattura è solida e i materiali sono di ottima qualità. Le Arya riportano il design con archetto in metallo con banda regolabile (tra l’altro in quest’ultima versione è possibile allungare maggiormente la banda per adattarsi a forme del capo particolarmente importanti).
I padiglioni sono di dimensioni ragguardevoli e coprono ampiamente le orecchie dei membri della redazione, mentre l’archetto, il cui design è applicato anche alle strepitose HE-1000, esercita una clamp force che definiremmo media, gradevole soprattutto per via del modo in cui il peso delle cuffie viene distribuito: le Arya pesano infatti 430 grammi senza il cavo, più di altre cuffie della stessa fascia (le Sennheiser HD800 ne pesano 330, per fare un esempio), tuttavia il comfort è notevolissimo, e non abbiamo accusato fatica nemmeno dopo ore e ore di ascolto in una singola giornata. L’interno dei padiglioni, dal design definito asimmetrico, non sono perfettamente ellittici, seguono invece una forma che ricalca quella di un orecchio umano, con ottimi risultati sull’indossabilità delle cuffie. Non fatevi quindi intimorire dal peso: l’ottima ergonomia delle Arya permette lunghe sessioni d’ascolto senza mettere a dura prova i muscoli del collo.
Funzioni e caratteristiche nel dettaglio
La tecnologia Stealth Magnets presente ormai in numerosi modelli targati HifiMan, è stata teorizzata e realizzata per ridurre le possibili interferenze tra onde con una nuova architettura dei magneti al fine di ricreare un suono ancora più accurato e fedele. Il Nanometer Thickness Diaphragm è invece una tecnologia implementata dalla ditta solo nei modelli di fascia medio-alta e alta, da pochissimo estesa anche alle Ananda. L’ultimo ritrovato, come suggerisce il nome, è un diaframma di spessore nanometrico, una tecnologia che Hifiman considera una grande conquista, a cui si associano dei conduttori di spessore submicron.
Da notare nel passaggio dalle v2 alle v3, è la riduzione dell’impedenza dichiarata (ora 32Ω) e dell’aumento della sensibilità dichiarata (ora 94dB). Possiamo dirvi molto chiaramente che le Arya sono cuffie relativamente facili da pilotare: la scelta dell’amplificatore per cuffie e DAC da abbinare alle stesse (nel caso non se ne possieda già uno valido) va quindi orientata puramente alla qualità dei dispositivi e al proprio budget. Non sono cuffie particolarmente energivore.
Trattandosi di cuffie aperte l’isolamento è parziale, ed è preferibile utilizzarle in ambienti non troppo rumorosi. Se siete abituati a un volume piuttosto alto mettete in conto che chi vi sta vicino sentirà ciò che state ascoltando: le Arya sono molto aperte.
Come suonano le HifiMan Arya v3
È giunto il momento di analizzare la riproduzione sonora delle Arya v3. Cominciamo col dire che nel complesso il sound riprodotto può essere definito come naturale con una lievissima sfumatura calda, dinamico e vivace con dei bassi sorprendentemente secchi, definiti e dettagliati. Il grande bilanciamento tra bassi medi e alti è senz’altro uno dei fattori che rendono queste cuffie particolarmente melodiose e in grado di regalare soddisfazioni con qualsiasi genere musicale.
Complessivamente il soundstage è molto ampio seppur non enorme come in alcune cuffie hi-end, al contempo la distribuzione degli strumenti e delle voci è fantastica e la separazione tra gli strumenti eccellente. Le Arya suonano in modo molto arioso, tanto che le note dettagliate spaziano nel palcoscenico dissolvendosi gradualmente, in modo gradevole e aggraziato.
Rispetto alle Ananda il sound risulta più vivace, ancor più dettagliato, con un palcoscenico sonoro migliore tanto in ampiezza quanto in termini di posizionamento degli strumenti. Rispetto alle Edition XS il paragone è alquanto improbabile: siamo nettamente su un altro livello (e un’altra fascia di prezzo, naturalmente) quindi il confronto non ha molto senso.
Per quanto concerne i bassi, come anticipato siamo rimasti piacevolmente colpiti dall’estensione, dal peso, dalla nitidezza e dall'”hit” delle basse frequenze, che si accompagno alla tendenza tipica delle magnetoplanari HifiMan alla precisione e alla velocità con cui queste frequenze vengono servite all’ascoltatore. Chi ama avere bassi particolarmente roboanti può comunque incrementarne l’impatto attraverso l’uso di un equalizzatore, ma riteniamo che per un gusto medio (o quantomeno per il nostro) non vi sia la necessità di eseguire variazioni.
Precisione, controllo e dinamismo sono le parole che useremmo per descrivere i medi, molto ben dettagliati e nitidi e sempre animati da un dinamismo che rende le Arya v3 divertenti da ascoltare.
Per quanto concerne le alte frequenze le Arya v3 si distinguono per il dettaglio cristallino, per una buona estensione e per il brio con cui vengono forniti all’ascoltatore. Gli alti risultano ariosi, spaziosi, e per chi ha avuto modo di provare le precedenti versioni risultano meno “puntuti”, un miglioramento che si apprezza soprattutto nelle lunghe sessioni d’ascolto, non affaticando il cuffiofilo.
Piccola parentesi relativa ai cavi: da vari test eseguiti il cavo d’ordinanza fornito da HifiMan risulta essere di buona qualità e non crediamo valga la pena sostituirlo con un altro di media qualità. La sostituzione ci sembra sensata se si desidera un cavo molto lungo (3 metri o più), oppure se si vuole fare il salto a un ottimo cavo bilanciato. Nelle nostre sessioni d’ascolto ci siamo viziati collegandole con un bel cavo HifiMan bilanciato XLR da 3 metri, soluzione che vi consigliamo se non avete problemi di budget, altrimenti vi suggeriamo di allocare il budget nell’amplificatore o nel DAC solo successivamente migliorare il cablaggio.
Possibili accoppiate
Per quanto sia senz’altro possibile ascoltare le Arya con un ampli per cuffie e DAC di fascia entry, sulle 200 euro per intenderci, e sia anche possibile apprezzarle con dispositivi economici, consigliamo caldamente di accoppiarle con ampli/DAC di fascia media o medio-alta, poiché parliamo di cuffie importanti, che potreste usare molto a lungo, e che meritano di essere valorizzate.
Un’accoppiata senz’altro soddisfacente che permette di creare un impianto con circa 2000 euro di budget, spendendo quindi una fetta ridotta per l’amplificazione, è quella composta da Topping DX7 Pro+ e Arya v3. Una seconda possibilità sempre nella stessa fascia, anzi meno costosa di circa 100 euro, è quella di abbinare le cuffie all’HFM Signature Set di iFi composto da Zen CAN Signature HFM e Zen DAC Signature HFM.
Idea più costosa ma ancora migliore, è quella di optare per il trio Topping A90 più Topping D90SE più Arya v3, per un impianto dal prezzo attorno alle 2600-2700 euro.
Conclusioni
Le Arya sono un punto di riferimento per i cuffiofili che guardano alla fascia di prezzo medioalta già da alcuni anni. L’edizione v3 ha ulteriormente alzato l’asticella. Parliamo di cuffie comode e in grado di riprodurre fedelmente, in modo preciso, dettagliato e arioso la propria musica preferita, con ottimo soundstage e un dinamismo che le rende vivaci e divertenti, molto versatili nell’affrontare i vari generi musicali, quindi ottime per chi ha gusti eterogenei.
Sono cuffie per audiofili di fascia medio-alta che se la giocano con altre di fascia alta e non comparabili con nessuna cuffia di fascia media. Le consigliamo caldamente a tutti coloro che vogliono salire di livello verso ascolti straordinariamente dettagliati, ovvero verso la tanto agognata alta fedeltà. Per portare a casa cuffie migliori della Arya v3 bisogna guardare al mercato hi-end, per esempio alle superlative HE1000 v3 per restare in casa HifiMan, che tuttavia costano quasi il doppio.
Se cercate l’alta fedeltà in cuffia e il vostro budget vi consente di arrivare a 1300 euro, le Arya v3 sono una scelta solidissima, che vi regalerà grandi ascolti per anni.
Voi cosa ne pensate?