Per tutti coloro che hanno comprato delle nuove cuffie, e in particolare per coloro che hanno acquistato cuffie da audiofili, arriva il periodo del rodaggio. Ma cosa si intende con rodaggio, e quale cambiamento ci si può aspettare per il periodo post-rodaggio?
Il concetto è semplice proprio come appare: molte cuffie, soprattutto i modelli ricercati, che utilizzano tecnologia complessa, all’inizio suonano un po’ “imballate”. Il loro sound migliora col tempo per l’assestamento del diaframma. Spesso sono gli stessi produttori a indicare il numero di ore che si ritiene necessario per considerare concluso il rodaggio del modello (per esempio, per le giustamente apprezzate HifiMan Sundara, delle cuffie magnetoplanari, il tempo di rodaggio suggerito dalla ditta è di 150 ore). Allo stesso modo spesso viene suggerito di NON fare il rodaggio a volume troppo elevato.
Va da sé che non solo il numero di ore richiesto varia a seconda del modello, ma anche i cambiamenti che l’ascoltatore noterà durante e dopo questo periodo.
Riprendendo l’esempio delle Sundara, il cambiamento è netto: il suono delle cuffie giapponesi si libera col passare del tempo e si assesta su quello che sarà il sound percepito, bene o male, dalla fine del rodaggio in poi. Per altri dispositivi il cambiamento percepito potrà essere meno netto, ed è naturale che sia così.
Tendenzialmente se si acquistano degli auricolari low-cost per andare a correre, preoccuparsi del rodaggio risulta superfluo, mentre quando si acquista un paio di cuffie da audiofilo, magari pesanti, da usare in poltrona, è naturale voler raggiungere la fine del rodaggio quanto prima per sentir suonare il nuovo acquisto al suo meglio. In questo caso suggeriamo di lasciar suonare le cuffie a volume medio anche quando non le si hanno alle orecchie: è di gran lunga il modo più semplice e intuitivo per “sbrigare” la faccenda del rodaggio. Qualche ora di musica, poi si lasciano riposare le cuffie. Il giorno dopo qualche ora di musica, poi di nuovo riposo, e via così.
C’è chi suggerisce playlist specifiche o brani da mandare a ripetizione per il rodaggio; di ascoltare brani white noise, di alternare i generi e chi più ne ha più ne metta. Sinceramente non sappiamo quanto ciò davvero possa influire: a nostro avviso le cuffie raggiungono il loro stadio “rodato” anche senza ricorrere a brani specifici, semplicemente ascoltando o lasciando che le cuffie suonino la musica che si ascolta di solito.
Per concludere, a nostro giudizio, il rodaggio in molti casi è utile per arrivare il prima possibile ad ascoltare le cuffie al meglio. Ciò non significa che sia un vero e proprio obbligo, né che sia utile per qualsiasi modello esistente, come già accennato. Il consiglio è quello di sottoporre le cuffie al rodaggio suggerito dalla casa produttrice, senza tenere il volume a livelli esorbitanti; ove non indicato un periodo di rodaggio, partire con qualche decina di ore di test e scoprire se man mano se si notano differenze nella riproduzione e di quale entità.
Naturalmente non sussiste alcun problema nell’ascoltare la musica fin dall’inizio, non ne verrà alcun male alle cuffie: lasciarle suonare per ore e ore senza averle alle orecchie è un modo per arrivare prima alla fine del rodaggio, cosa che avverrebbe comunque anche ascoltando musica per tutto il tempo.
Le informazioni essenziali per chi acquista una cuffia di una certa importanza per la prima volta:
- Si avvertono davvero miglioramenti durante e dopo il rodaggio? Sì, praticamente sempre.
- Quante ore di rodaggio sono necessarie? Controllate le istruzioni della ditta e cercate info online, se non le trovate, considerate che il periodo dovrebbe andare dalle 50 alle 150/200 ore.
- Posso ascoltare musica durante il rodaggio? Certo!
- A quale volume? Secondo noi non è necessario tenere il volume molto basso, si può rodare tranquillamente a volume medio, si abbia tuttavia l’accortezza di non impostarlo a livelli esorbitanti.
Voi cosa ne pensate?