Per tutti gli appassionati di giradischi, vinili e alta fedeltà, può sorgere una domanda relativa al peso dei dischi, soprattutto se si stanno avvicinando (o riavvicinando) al vinile da poco. Cerchiamo di capire, quindi, quali sono i vantaggi dei dischi in vinile da 180 o da 200 grammi.
La dicitura vinile da 180 gr riportata sui dischi in vendita fa riferimento al peso di quella specifica edizione in vinile; un peso che è notevolmente maggiore di quello proprio della maggior parte dei dischi del passato, il cui peso variava tra i 120 e i 140 grammi. Si tratta pertanto di dischi più spessi e pesanti, attorno ai quali gli appassionati discutono già da tempo.
Che queste edizioni vantino alcuni benefici rispetto alle tradizionale è indubbio. Anzitutto occorre considerare che sono più solide e durature, che resistono meglio al “warping” (a fenomeni di piegamento/ondulazione) e dato che procurano una piattaforma più stabile per il braccio del giradischi e la testina sospesi su di essi, forniscono una buona protezione da micro vibrazioni che possono sporcare il suono.
Però attenzione: è fondamentale considerare che non per forza un vinile 180 gr suona meglio di un vinile normale. Tutti gli altri fattori che concorrono a determinare la qualità del disco restano in gioco, a partire dalla qualità dell’incisione, dai nastri originali utilizzati e dalla qualità delle procedure di produzione.
In conclusione possiamo dire che le versioni 180 gr dei vinili hanno senza dubbio alcuni vantaggi rispetto ai dischi tradizionali, tuttavia occorre sempre ricordare che il peso e lo spessore non sono gli unici fattori che determinano la qualità di un’edizione in vinile.
Le edizioni con peso maggiorato sono molto diffuse oggi giorno e facili da reperire. Eccone alcuni esempi di dischi da 180 gr disponibili su Amazon:
Voi cosa ne pensate?